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La Villa
Villa Chiuminatto
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Venne costruita a partire dall’ottobre del 1923 ad opera dell’architetto piemontese Gottardo Gussoni, pupillo del grande architetto liberty Pietro Fenoglio, che scelse di costruirla insolitamente in travertino e con uno stile eclettico, in netto contrasto con gli altri villini del quartiere Crocetta, a Torino.
In un secolo di vita, la Villa ebbe nove diverse famiglie di proprietari, ognuna dotata delle proprie peculiarità e del proprio gusto estetico, condizionati dalle diverse tendenze di stile che attraversarono i decenni del XX secolo.
La Villa prende il nome dal suo committente, il Commendatore Giacomo Chiuminatto, imprenditore edilizio del canavese, che si suppone possa avere ispirato le sembianze della grande statua presente all’entrata principale dell’edificio e dell’uomo ritratto negli affreschi interni.
Villa Chiuminatto
Curiosità
Villa Chiuminatto è stata protagonista di un piccolo giallo nei primi anni ’90.
L’anziana coppia che possedeva la Villa negli anni ‘80 era solita fare sedute spiritiche nelle quali si presentava spesso uno spirito che sosteneva di essere stato assassinato nella Villa nel 1938 e che il suo corpo si trovasse ancora seppellito in un punto ben preciso del giardino.
Il caso vuole che, durante uno scavo dovuto ad un restauro degli anni ‘90 per conto dei nuovi proprietari di quegli anni, vennero effettivamente trovate delle ossa! Sebbene si trattasse in realtà di ossa di cavallo, furono curiosamente scoperte proprio nel preciso luogo profetizzato dallo spirito ed indicato dalla medium; inoltre, venne dimostrato dalla scientifica forense che effettivamente le ossa risalivano al 1938.
Duttile e misteriosa, la Villa è stata sede di diverse produzioni cinematografiche e televisive, dagli anni ’50 ad oggi, oltre ad essere stata frequentata per un periodo anche dalla famosa attrice felliniana Caterina Boratto.
Foto di Famiglia
Giacomo Chiuminatto
A volte l’immaginazione e la volontà di un uomo lasciano tracce destinate ad intrecciarsi profondamente con le vite di altri, ignari della storia di colui che le ha seminate.
Le vicende di tutte le famiglie dei passati proprietari e i progetti futuri che verranno realizzati dalla famiglia Buono Lopera sono indissolubilmente legati a Villa Chiuminatto, ma Villa Chiuminatto è indissolubilmente legata a colui che l’ha tanto voluta: il commendatore Giacomo Chiuminatto.
Esterno
Statua di Giacomo Chiuminatto
La grande statua all’entrata, probabile rappresentazione proprio di Giacomo Chiuminatto.
Sembra evocare una polena, che serviva ad indicare il nome dell’imbarcazione e a mostrare lo status e la ricchezza del proprietario, probabilmente ero lo stesso intento del primo proprietario della Villa.
Piano Terra
Affreschi sale principali
Gli affreschi vogliono omaggiare il mestiere di Chiuminatto nel campo dell’edilizia; nel grande affresco della sala principale sono proprio i putti a consegnargli i progetti architettonici della Villa.
Sono innumerevoli i riferimenti alla sua azienda edile, come il martello (e non un bastone) che impugna la statua all’esterno della Villa.
Esterno
Le “C” nei cancelli
Giacomo Chiuminatto ha voluto che fossero inserite nei cancelli di ferro battuto, che circondano la Villa, delle lettere “C”, che, come blasoni, avrebbero conferito un senso di nobiltà alla famiglia Chiuminatto e alla Villa stessa.